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Museo-galleria per la Triennale

Corsico (Milano). 1995

 

Paolo Zermani.
Collaboratori: Fabio Capanni, Giacomo Pirazzoli, Giovanni Polazzi, Fabrizio Rossi Prodi.

Il Museo-galleria è parte di un intervento concepito a Corsico, nella periferia di Milano, sul Naviglio, per la Triennale.
L'abitato di Corsico, attestato sul Naviglio, ha completamente perduto la propria logica insediativa originaria, un tempo dettata dall'andamento del canale.
Come un frammento di paesaggio costruito il progetto ripropone icasticamente, con il proprio esternointerno, la forza del principio di formazione della struttura esistente.
L'edificio è disposto parallelamente al corso del Naviglio, lungo 360 metri e alto 16 e si presenta come una grande unite d'habitation per artisti, destinata a mostre e a ospitare botteghe temporanee e atelier.
Un canale d'acqua attraversa l'edificio da una estremità all'altra dividendo in due il corpo edificato e la grande galleria posta al piano terra.
Questa linea d'acqua si trasforma, in sommità, in una analoga linea di luce che illumina la galleria e gli spazi ai piani superiori, costituiti da gallerie minori e laboratori di artisti.
Le due testate dell'edificio sono completamente chiuse, ad eccezione di un taglio centrale dal basso all'alto corrispondente al canale. L'acqua, cadendo dalla quota +1,50 dell'interno alla quota 0,00 dell'esterno, forma due cascate a scorrimento che si ricongiungono col suolo.
Così le facciate assumono la stessa funzione delle grandi statue recanti vasi da cui sgorgava l'acqua, poste in prossimità dei fiumi padani, simboliche riassunzioni della civiltà idraulica che ha formato il paesaggio lombardo.

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