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Cittadella delle religioni

Bari 2006

Paolo Zermani.
Con Elisabetta Agostini, Mauro Alpini, Michela Bracardi, Riccardo Butini, Silvia Catarsi, Greta
Croci, Roberto Panara, Carlotta Passarini, Yoichi Sakasegawa, Eugenio Tessoni, Andrea Volpe.

Lo cerchiamo, durante il cammino verso Punta Perotti, senza mai vederlo perché l’intervento è completamente scavato nel lembo di terreno posto fra il canale e il mare.
La Nuova cittadella per il dialogo delle Chiese Ortodosse Orientali (disposta nei nuclei dello studio, dell’incontro e della preghiera) è una stazione fondamentale della Via Sacra.
Appare improvvisamente come una città di pietra riemersa che si ancora al livello del suolo naturale attraverso quattro percorsi, una rampa e tre scalinate, coincidenti con gli assi principali, sul cui incrocio si colloca il Tempio a pianta quadrata.
L’orientamento principale dell’impianto coincide con quello, direzionato da ovest a est, segnato dalla chiesa di S. Nicola.
I lotti, costruiti o liberi, si attestano su un ordine quasi ippodameo, cui siano state aggiunte o sottratte tessere.
Attraverso una gradualità non regolare, le parti costruite raccordano, nell’astrazione di figure a pianta quadrata, il piano sommitale a quello della piazza sacra in basso, centro dell’insediamento. Da qui solamente il Tempio raggiunge l’altezza della quota di campagna.
Nulla supera questo livello, perché proprio il non vedere sublima il senso del rapporto con il mare e con il cielo.
Il sistema costruttivo privilegia la tecnica tradizionale della muratura portante. Tutte le costruzioni sono realizzate con blocchi di pietra chiara pugliese.
Nei quattro quadranti della croce d’impianto si identificano le diverse funzioni legate allo studio, alla preghiera, all’accoglienza e alla cultura: la Facoltà di Teologia nel quadrante sud orientale, il Convento nel quadrante nord orientale, l’Hotel e l’Auditorium nel quadrante nord occidentale, gli Auberges dei pellegrini ed il Centro Informazioni e Relazioni nel quadrante sud occidentale. Frapposti a queste funzioni maggiori, i blocchi che ospitano le sedi delle associazioni religiose, servizi e spazi commerciali formano un tessuto minuto all’interno della Cittadella della Fede. Il sistema distributivo si basa sulla disposizione in linea dei blocchi e su quattro chiostri ipogei. Il Tempio, dotato di 20 cappelle di cui 17 per il culto ortodosso, contiene gli elementi per la sua doppia ritualità (ortodossa e cattolica) esplicitandoli nella grande aula quadrata su cui si affacciano, guardandosi, i due presbiteri, uniti dalla grande luce centrale.

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